Avvenimenti 2010

Gennaio Febbraio
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Ottobre
Novembre
Dicembre

Dicembre

CONFERENZA DEL DOTT. LUIGI GIANFRANCO CONSIGLIO:
Il mito della comunicazione trasparente

Il 1° dicembre 2010 a Palermo, presso la Chiesa del Santo Angelo Custode, per il ciclo annuale di incontri culturali promossa dal Centro Internazionale di Studi sul Mito il Dott. Luigi Gianfranco Consiglio ha tenuto una conferenza sul tema "Il mito della comunicazione trasparente".
Dopo un’ampia introduzione dedicata alle origini mitiche della parola e della scrittura quali mezzi (ma non unici) mediante i quali gli uomini comunicano tra loro, il relatore si è soffermato sulla funzione della comunicazione e sugli elementi, soggettivi e materiali, del processo comunicativo, illustrando quali devono essere i requisiti indispensabili perché una comunicazione risulti efficace e trasparente.
La ricca e brillante esposizione è stata seguita con attenzione ed interesse dai presenti - tra i quali sono stati notati il Marchese Paolo de Gregorio, il Prefetto Pietro Massocco e lo studioso di mito Dott. Vincenzo Guzzo - che al termine della conferenza hanno svolto alcune acute considerazioni sul tema trattato.
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Novembre

CONFERENZA DEL PROF. GIOVANNI ISGRÒ:
Teatromania mondana e teatro popolare a Palermo dalla metà del Setttecento all’Ottocento

Il 16 novembre 2010 a Palermo, presso la Chiesa del Santo Angelo Custode, per il ciclo di incontri culturali promossi dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito, il Prof. Giovanni Isgrò ha tenuto una conferenza sul tema "Teatromania mondana e teatro popolare a Palermo dalla metà del Setttecento all’Ottocento".
Nella sua vasta e ricca esposizione, il relatore ha evidenziato tra l’altro come la fine del dominio spagnolo sulla Sicilia abbia reso superata l’idea di teatro come strumento di consenso, dando luogo a nuove e più libere forme di spettacolo, che a livello delle classi superiori si sono sviluppate in lavori scenici allocati in teatri in muratura, mentre gli artigiani che lavoravano alle scenografie festive hanno "inventato" le "vastasate", nella quale essi stessi recitavano in baracche di legno. Cessato prematuramente queto tipo di teatro popolare per imposizione esterna, dal suo ceppo si è sviluppato il teatro dei pupi, attingendo al patrimonio dei contastorie.
La conferenza è stata seguita con partecipazione da un attento pubblico, tra cui il Prefetto Pietro Massocco, l’Editore Carlo Saladino e la Dott.sa Gabriella Maggio, Direttore della rivista on line "Vesprino".
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Ottobre

CONVEGNO DI STUDI:
Gli archetipi del mito nella storia dell’uomo: forme, simboli e prospettive di studio

Il 29 Ottobre 2010 a Recanati nell’Auditorium del Centro Mondiale della poesia e della cultura "G. Leopardi" si è svolto il convegno di studi "Gli archetipi del mito nella storia dell’uomo: forme, simboli e prospettive di studio" promosso dal Centro Internazionale di Studi sul Mito (CISM).
Ha aperto i lavori la Prof.ssa Fabiana Cacciapuoti, nuovo Presidente del Centro Ospitante, porgendo il saluto e l’augurio di una proficua giornata di studi.
Con la prima relazione, il Vicepresidente del CISM Gianfranco Romagnoli ha illustrato l’archetipo del Demiurgo presso le culture indiana, maya, egiziana e giudaico-cristiana, sottolineando differenze e analogie.
Alessandro Aiardi ha quindi esposto alcuni aspetti del pensiero di Keplero con particolare riguardo alla archetipicità della geometria cui avrebbe attinto lo stesso Dio creatore. Ha dato inoltre lettura di una comunicazione di Anna Cerbo relativa al riuso ed alla esegesi del mito nella modernità.
Giovanni Isgrò ha quindi parlato degli archetipi dannunziani, evidenziando come le novità della messa in scena poste in essere da D’Annunzio abbiano condizionato i successivi sviluppi dello spettacolo.
Carla Amirante si è intrattenuta sull’archetipo di Eros e Thanatos evidenziando il legame indissolubile che da un lato lega questi due opposti, dall’altro fa sì che si respingano.
Donatella Donati ha trattato la figura di Lilith, sottolineandone gli aspetti precorritori del femminismo, che a lei ha fatto riferimento.
Fabio Russo si è intrattenuto in particolare sulla figura di Pirandello, raffrontandone il pensiero archetipico con quello di Lévi Strasus e Merleau Ponty.
Il Presidente del CISM Sergio Sconocchia ha trattato il tema della selva dei suicidi in Dante, evidenziando il problema se alcune chiare analogie con autori classici siano da attribuirsi ad una non provata conoscenza dei relativi testi da parte dell’Alighieri o a un comune pensiero archetipico.
Cristina Coriasso Martin-Posadillo ha chiuso gli interventi parlando della figura di Don Giovanni e della sua evoluzione a partire da Tirso de Molina fino all’interpretazione "grottesca" di Vitaliano Brancati.
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PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA DI POESIE DI CARLA AMIRANTE ROMAGNOLI:
Tele bianche, bianche pagine

Il 22 Ottobre 2010 a Palermo, nella Sala Sollima del Conservatorio Musicale Statale "Vincenzo Bellini" ha avuto luogo la presentazione della raccolta di poesie di Carla Amirante Romagnoli Tele bianche, bianche pagine, Edizioni Il Bandolo.
L’incontro, al quale ha assistito un folto ed attento pubblico, è stato promosso dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito (CISM) quale manifestazione inaugurale del quinto ciclo annuale di incontri culturali ed è stato moderato dal Vicepresidente e Delegato per la Sicilia del Centro stesso, Prefetto Gianfranco Romagnoli.
La presentazione del volume si è svolta mediante gli interventi, ricchi di dottrina e di pregevoli spunti critici, del Prof. Fabio Russo, docente di Letteratura Italiana e di Letterature comparate presso l’Università di Trieste, e del Prof. Antonio Martorana, già Preside del prestigioso Liceo Classico "Garibaldi" di Palermo. E’ quindi intervenuta l’Autrice che ha illustrato la genesi di questa sua prima prova poetica, per molti aspetti legata alla sua attività di pittrice e di saggista nell’ambito del Mito.
L’editore Dott. Luigi Gianfranco Consiglio ha poi dato lettura di alcune poesie della raccolta, che hanno incontrato vasto e convinto consenso da parte del qualificato pubblico, tra cui spiccavano vari poeti palermitani che fanno capo al periodico culturale Il Bandolo.
E’ seguito, nell’ambito della collaborazione da tempo instaurata con il Conservatorio, un intervento musicale a cura della pianista Irene Salerno, che ha eseguito con particolare felicità interpretativa musiche di Chopin e di Ravel.
La serata si è conclusa con un brindisi augurale.
Tra le personalità intervenute si segnalano: il dott. Antonio di Janni Delegato per la Sicilia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, del quale l’Autrice è Dama; i Prefetti Guido Palazzo Adriano, Piero Marcellino e Pietro Massocco; il Sostituto Procuratore Generale Antonio Osnato; il Prof. Salvatore D’Onofrio, docente di Antropologia presso il polo universitario di Agrigento.
L’incontro si è caratterizzato anche per un ampio e vivo scambio di vedute sull’arte e la cultura tra i partecipanti.
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Giugno

TAVOLA ROTONDA:
Albanesi per lingua, bizantini per rito, italiani per adozione: gli Arbëreshë

Il 14 Giugno 2010 in Palermo, presso la Chiesa del Santo Angelo Custode, la Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito ha chiuso la corrente stagione di incontri culturali con una tavola rotonda, moderata dal Vicepresidente Prefetto Romagnoli, dal titolo: "Albanesi per lingua, bizantini per rito, italiani per adozione: gli Arbëreshë".
Ha aperto i lavori il Prof. Domenico Morelli, responsabile delle minoranze linguistiche presso il Ministero dell’Interno, che ha tenuto una relazione sullo stato di attuazione della legge di tutela delle minoranze linguistiche a dieci anni dalla sua approvazione, evidenziando come le molte iniziative positive, assunte specialmente - ma non soltanto - sul piano scolastico, abbiano trovato un pesante limite nella drastica riduzione, negli anni successivi, degli stanziamenti inizialmente previsti e nella indisponibilità della RAI ad offrire gratuitamente spazi televisivi.
Ha quindi preso la parola il Prof. Zef Chiaramonte, che ha svolto una dotta relazione sul tema "I codici albanesi patrimonio dell’umanità", evidenziandone l’antichità e il pregio formale e dando interessanti cenni sulle loro vicende nel corso dei tormentati eventi storici che hanno interessato quella nazione.
Ha concluso il ciclo di intervento il Papas Luigi Lucini che ha trattato con profondità ed efficacia del rito bizantino, sottolineandone le differenze da quello latino sotto vari profili e specialmente sul piano teologico e della spiritualità.
E’ seguita una vivace discussione alla quale, oltre ai relatori, ha partecipato il Dott. Grandinetti.
Al termine dell’incontro, seguito con vivo interesse dai presenti tra i quali il Gen. Jovane, il Marchese de Gregorio e il Prefetto Massocco, il Prefetto Romagnoli ha offerto al Prof. Morelli un gagliardetto riproducente il logo del CISM.
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Maggio

TAVOLA ROTONDA:
Ricordo di Levi Strauss

Il 27 Maggio 2010 a Palermo, presso il Conservatorio Musicale Statale "V. Bellini", per il ciclo annuale di incontri culturali promosso dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito si è svolta una tavola rotonda sul tema "Ricordo di Levi Strauss" per onorare il grande antropologo, figura centrale della cultura del Novecento, recentemente scomparso.
Il moderatore Prefetto Gianfranco Romagnoli, Vicepresidente del CISM, ha svolto una premessa volta ad illustrare il ruolo del mito nell’opera di Lévi Strauss, soffermandosi sulla problematicità del criterio di contiguità storica e territoriale, assunto dal grande studioso per spiegare la sostanziale uniformità dei miti presso diversi popoli, rispetto alla rinvenibilità, da lui stesso constatata, dei medesimi miti tra popoli assai distanti geograficamente e privi di ogni contatto tra loro.
Ha quindi preso la parola il Prof. Salvatore D’Onofrio, docente di Antropologia all’Università di Palermo e già amico e collaboratore del grande studioso francese, soffermandosi sugli aspetti etici presenti nell’antropologia strutturale di Lévi Strauss, con particolare riferimento al concetto di catastrofe indotta dalla cosiddetta civilizzazione tra le popolazione dell’America tropicale e suscettibile di investire globalmente ed irreversibilmente la intera umanità.
Il Prof. Manlio Corselli, docente di Filosofia della politica all’Università di Palermo, si è soffermato sul ruolo della storia nell’opera di Lévi Strauss, il quale le assegna un ruolo sostanzialmente marginale pur nel riconoscimento di valori mutuabili da questa disciplina, che peraltro persegue finalità scientifiche autonome e distinte rispetto all’antropologia.
Il Prof. Fabio Russo, docente di Letteratura italiana e Letterature comparate all’Università di Trieste ha illustrato gli aspetti simbolici del’opera di Lévi Strauss e i suoi riflessi sul mito, evidenziando importanti parallelismi e punti di contatto su tale piano con il pensiero di altri filosofi e letterati di varie epoche, in special modo Leopardi.
Il Dott. Alessandro Aiardi dell’Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti si è soffermato su aspetti più eminentemente letterari dell’opera di Lévi Strauss, evidenziandone lo stretto collegamento con concetti generali quale la sua idea di spazio, correlata alle esperienze di viaggio da lui narrate.
L’intervento conclusivo è stato tenuto dal Maestro Carmelo Caruso, Direttore del Conservatorio, il quale, nel ritornare sul concetto di catastrofe illustrato dal Prof. D’Onofrio, ha evidenziato come rispetto alla correlativa perdita dei valori si veda un inizio di controtendenza proprio nel campo musicale che, superata la fase degli sperimentalismi novecenteschi, sta tornando a quei valori fondamentali, armonia e ritmo, già presenti nelle popolazioni primitive pur in assenza di teorizzazioni.
La tavola rotonda è stata seguita con attenzione e partecipazione da un qualificato pubblico, tra il quale erano presenti i Prefetti Piero Marcellino e Guido Palazzo Adriano, il Sostituito Procuratore Generale Antonio Osnato, il Prof. Giovanni Isgrò dell’Università di Palermo, il Preside del Liceo Garibaldi Prof. Antonio Martorana, il Prof. Rosolino Buccheri del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Presidente dell’Associazione Amici Opera dei Pupi Prof. Felice Cammarata, il Dott. Luigi Gianfranco Consiglio editore del giornale culturale Il Bandolo.
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CONVEGNO DI STUDI:
Ricordando Lévi Strauss

Il 6 Maggio 2010, per il ciclo di eventi culturali sul territorio promosso dalla sede di Recanati del Centro Internazionale di Studi sul Mito, si è svolto presso l’Università di Macerata il convegno di studi "Ricordando Lévi Strauss", organizzato in collaborazione con l’Università stessa e con il concorso della Provincia di Macerata e del Comune di Recanati.
Il convegno, inteso a commemorare la figura del grande antropologo recentemente scomparso, è stata la prima iniziativa adottata al riguardo dal CISM e sarà seguita da un analogo convegno che la Delegazione Siciliana terrà il 27 dello stesso mese a Palermo presso il Conservatorio "V. Bellini", in collaborazione con il Conservatorio stesso e con le Cattedre di Antropologia e di Filosofia della Politica dell’Ateneo palermitano.
Dopo l’intervento introduttivo del Presidente del CISM Prof. Sergio Sconocchia sulla figura e l’opera di Claude Lévi Strauss, il Prof. Diego Poli, Direttore del Dipartimento di Linguistica dell’Università di Macerata, ha svolto una brillante premessa ai lavori del convegno, incentrata sul tema: lingua e linguaggi.
Sono seguite le relazioni del Vicepresidente del CISM Prefetto Gianfranco Romagnoli su "Il ruolo del mito nell’opera di Lévi Strauss", di Alessandro Aiardi dell’Accademia Marchigiana di Scienze, lettere ed Arti sull’ "Idea di spazio ed esperienza di viaggio in Lévi Strauss", del Dott. Paride Bollettin dell’Università di Perugia su "I Mebengokré del Brasile centrale e le Mitologiche", basata su una sua esperienza di studio in loco, del Prof. Marcello La Matina dell’Università di Macerata "Apologia del pensiero selvaggio" e del Prof. Piergiorgio Giacchè dell’Università di Perugia "Lo sguardo lontano di Lévi Strauss".
Un articolato dibattito ha fatto seguito alla parte espositiva del convegno, che si è chiuso con le conclusioni dei Proff. Diego Poli e Sergio Sconocchia, i quali hanno sottolineato l’utilità e la validità scientifica del convegno stesso.
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Aprile

CONFERENZA:
Il cavallo nella mitologia ed il suo significato simbolico.

Il 22 Aprile 2010 a Palermo, nell’artistico oratorio dell’Angelo Custode, per l’annuale ciclo di incontri culturali del Centro Internazionale di Studi sul Mito, il Vicepresidente e Delegato per la Sicilia Prefetto Gianfranco Romagnoli ha tenuto una conferenza sul tema: Il cavallo nella mitologia ed il suo significato simbolico.
Nella sua esposizione, preceduta dalla presentazione del Delegato per la Sicilia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Conte Antonio di Janni, il relatore, con il supporto di numerosi esempi tratti dalla mitologia greca e dai miti orientali ed adducendo riferimenti letterari, ha illustrato la duplice natura del cavallo, animale percepito in una fase più antica come negativo e legato al mondo infero, per assurgere in seguito a figura uranica e solare.
La conferenza è stata seguita con vivo interesse dai presenti, tra i quali il Commissario dello Stato per la regione Siciliana Prefetto Michele Lepri Gallerano con la gentile signora, il Prefetto Pietro Massocco, il Cappellano Costantiniano Papàs Luigi Lucini, la dott.ssa Gabriella Maggio Direttrice della rivista on line Magazine Vesprino, i Proff. Manlio Corselli e Svetlana Sytcheva dell’Università di Palermo.
Al termine della serata il Prefetto Romagnoli, nel ringraziare per l’ospitalità il Sig. Tantillo, priore della Congregazione del Santo Angelo Custode, gli ha offerto un gagliardetto raffigurante il logo del Centro Internazionale di Studi sul Mito.
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Marzo

CONFERENZA:
Il buon governo borbonico: mito o realtà?

Il 18 Marzo 2010 a Palermo, presso il Liceo Garibaldi, per il ciclo di incontri culturali organizzato dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito, il dott. Antonio di Janni ha tenuto una conferenza sul tema "Il buon governo borbonico: mito o realtà?"
Ha introdotto l’argomento il vicepresidente del CISM Prefetto Gianfranco Romagnoli, spiegando che a centocinquanta anni dall’unità d’Italia non si intende mettere in discussione questo valore ormai consolidato, anche se possono esserci idee divergenti sul modello di Stato unitario, già peraltro presenti in pensatori come Gioberti e Cattaneo e negli stessi Mazzini e Garibaldi, i quali seppero tuttavia cogliere la sola opportunità che offriva il momento storico; ma che proprio il tempo trascorso e la maturità raggiunta consentono una valutazione storica più oggettiva rispetto alla storiografia postunitaria, pregiudizialmente e violentemente denigratoria del regno borbonico. Ha quindi chiarito lo scopo della conferenza di Antonio di Janni, riflesso nel titolo: dimostrare che il buon governo borbonico non è un mito coltivato per reazione da pochi nostalgici, ma, pur in un quadro di luci ed ombre, una realtà storicamente incontrovertibile. Peraltro nella stessa sede attuale, equamente, il Preside Martorana tenne per il CISM una conferenza sul mito di Garibaldi.
Il tema è stato svolto con efficacia dal relatore, che ha documentatamente richiamato vari risultati di eccellenza raggiunti dal Regno delle Due Sicilie, assai migliori di quelli degli altri Stati preunitari e specialmente del Piemonte, nei campi della tassazione e del debito pubblico, delle bonifiche e dell’industria, della pubblica assistenza e della sanità, evidenziando come a seguito della conquista piemontese la situazione si sia radicalmente capovolta, condannando ingiustamente il Sud d’Italia al regresso e al sottosviluppo a favore del Nord.
L’argomento è stato ripreso dal Prof. Antonio Martorana il quale, richiamandosi ad un precedente studio, ha confermato con una serie di puntuali dati statistici quanto illustrato dal relatore.
E’ seguito un ampio e vivace dibattito, nel quale sono emersi, insieme a dati scientificamente validi, anche approcci di varia impostazione, e comunque più "passionali", alla materia, particolarmente coinvolgente. Tra gli intervenuti al dibattito il Prof. Manlio Corselli, la Prof. Silvana Tralongo, il Prof. Nicola Mongelli, il Prefetto Piero Massocco, il Barone Antonio La Lumia.
A conclusione della serata che ha riscosso vivo interesse e successo presso il pubblico, tra cui sono stati presenti il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana Prefetto Michele Lepri Gallerano con la gentile Signora, l’Ammiraglio Paolo Passero e la Baronessa Loredana Mormino, il vicepresidente del CISM Prefetto Romagnoli ha offerto al relatore un piatto di porcellana riproducente il ritratto del Viceré di Sicilia Domenico Caracciolo, grande riformatore che attuò importanti provvedimenti a favore del popolo siciliano.
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Febbraio

TAVOLA ROTONDA:
Le cosmogonie

Il 12 Febbraio 2010 presso il Liceo Garibaldi di Palermo, per il ciclo annuale di incontri culturali organizzato dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito, si è tenuta una tavola rotonda sul tema Le cosmogonie, presieduta e moderata dal Prof. Pietro Palumbo dell’Ateneo palermitano. Ponendosi in ideale prosecuzione del tema già affrontato in una precedente stagione dal socio Antonio Alongi in una conferenza sulla cosmologia finnica del Kalevala, nel corso della quale sono state toccate in via di raffronto anche altre cosmogonie a cominciare da quella biblica, la tavola rotonda ha inteso ampliare il panorama proponendo miti cosmogonici di altre civiltà, non precedentemente trattati.
Nella sua presentazione, il Prof. Palumbo ha inquadrato l’interesse per i miti cosmogonici come non estraneo ai nuovi orientamenti della scienza che, allargando i confini di una metodologia "autoreferenziale", ha aperto i propri orizzonti a componenti Maggiormente vicine alla "fantasia", nelle direzioni della filosofia ed anche del mito.
Ha quindi preso la parola il Vicepresidente del CISM Prefetto Gianfranco Romagnoli il quale, nell’illustrare i miti cosmogonici delle principali civiltà precolombiane, ha rilevato come essi si basino su concezioni assai diverse dalle nostre, non contemplando un Dio creatore origine del Tutto ma una pluralità di soggetti, divini ed umani, espressione di un principio creatore, che agiscono come demiurghi; la creazione, poi, non avviene una volta per tutte ma è continua, in un succedersi di mondi che gli dèi fanno e disfanno aspirando alla perfezione.
Nel successivo intervento, il Preside del Liceo Garibaldi Prof. Antonio Martorana, prendendo le mosse da Hegel che ha indicato Esiodo ed Omero come fondatori della cosmogonia e della teogonia greca, che si manifesta come prodotto del pensiero fantastico, ha illustrato, in una relazione dal taglio filosofico, la Teogonia di Esiodo, facendo cenno alla probabile esistenza di altri poemi greci cosmogonici paralleli a quello esiodeo e di raccolte più antiche di miti cui Esiodo attinse, e ponendo in luce come il suo poema contenga elementi antichissimi e più "infantili" rispetto ad Omero; ha quindi illustrato come quest’ultimo sia all’origine della vicinanza tra il pensiero mitico e quello filosofico e poi scientifico, e dei rapporti tra Mithos e Logos.
Ha infine preso la parola il socio CISM Diego Romagnoli con una relazione sulle cosmogonie nella mitologia indiana, chiarendo che la presenza in essa di quattro diverse cosmogonie, talora in netta contraddizione tra loro, è dovuta allo stratificarsi in India di diverse civiltà e culture e ad una concezione della divinità molto diversa da quella occidentale, in quanto comporta la personificazione di quelli che sono in origine attributi di un unico dio e la continua trasformazione, per unione o separazione, delle figure divine. Si è quindi soffermato in particolare sul Brahaman, principio creatore, imperitura origine di tutte le cose e che comprende nel Sé tutti gli dèi, chiarendo che non è esso a procedere direttamente alla creazione, ma che questa è opera di un atto creativo, il Brahma, personificato come creatore e detto Brahma inferiore.
Le relazioni sono state seguite tutte con grande attenzione ed interesse da un qualificato pubblico, tra cui i Prefetti Piero Massocco e Guido Palazzo Adriano, il Prof. Manlio Corselli dell’Università di Palermo, il Prof. Rosolino Buccheri del C.N.R., il Prof. Felice Cammarata Presidente dell’Associazione Amici dell’Opera dei Pupi e il Dott. Luigi Gianfranco Consiglio, editore del giornale culturale Il Bandolo. E’ seguito un ampio e vivace dibattito, moderato dal Prof. Palumbo, nel quale è emerso in particolare il tema del rapporto tra pensiero mitico e pensiero filosofico.
La serata si è conclusa con un brindisi per festeggiare il Carnevale.
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Gennaio

CONFERENZA DELLA DOTT.SSA LAVINIA SCOLARI:
Pallade Atena tra giustizia e vendetta nella tragedia antica

Il 13 Gennaio 2010, presso il Conservatorio "V.Bellini" di Palermo e in collaborazione con la Istituzione musicale stessa, per il ciclo di incontri culturali della Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito la Dott.ssa Lavinia Scolari ha tenuto una conferenza sul tema Pallade Atena tra giustizia e vendetta nella tragedia antica.
Nel presentare la relatrice, il Vicepresidente e Delegato CISM per la Sicilia Prefetto Romagnoli ne ha evidenziato le brillanti doti culturali e le ottime capacità di analisi scientifica dei testi classici, già dimostrate nella conferenza tenuta nella precedente stagione sul tema del sogno e mascheramento nell’Eneide di Virgilio.
Attraverso l’analisi del ruolo della dea in tre drammi dei massimi tragediografi greci, le Eumenidi di Eschilo, l’Aiace di Sofocle e Le Troiane di Euripide, nonchè nella tragedia latina Agamemnon di Seneca, la relatrice ha evidenziato la duplice funzione di Pallade Atena nel dramma antico: da un lato, quella di restaurare l’armonia incrinata da un atto tracotante o empio mediante un castigo che si configura ora come massima espressione di giustizia, ora come funesto sentimento di vendetta; d’altro lato di farsi, sul piano compositivo, simbolo della fondazione mitica di istituzioni e valori condivisi dalla società entro la quale essi sorgono, e figura divina atta a presiedere ai momenti decisivi di snodi storico-culturali.
All’esposizione, seguita con grande interesse e apprezzamento dai presenti, tra i quali il Sostituto procuratore Generale Antonio Osnato, è seguito un ampio dibattito, nel quale sono intervenuti la Prof. Tralongo, il Prof. Mongelli, il dott. Vitale, il Prof. Cammarata, il M° Pirrone.
E’ seguito, a cura del Conservatorio, un applaudito concerto del chitarrista Flavio D’Ambra, che ha eseguito musiche di Brescianello, Poulenc, Mompou e Villa Lobos.

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