

Avvenimenti 2017
La Rivoluzione russa cento anni dopo
Conferenza del Ch.mo Prof. Manlio Corselli
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Giugno
Albanesi per lingua, Bizantini per rito, Italiani oer adozione: gli Arbéreshé
Tavola rotonda - Piana delgli Albanesi, Museo civico Nicola Barbato, 15 giugno 2017
Il 15 giugno 2017 a Piana degli Albanesi, presso il Museo Civico Nicola Barbato, in collaborazione con il FAI – Delegazione di Palermo si è svolta la tradizionale tavola rotonda annuale del Centro Internazionale di Studi sul Mito Albanersi per lingua, Bizantini per rito, Italiani per adozione: gi Arbéreshé, incentrata quest’anno sulla duplice tematica della Chiesa cattolica di rito orientale e dell’introduzione in essa del ricordo liturgico della Santa Madre Teresa di Calcutta. Al saluto del Sindaco Ing. Rosario Petta sono seguite le relazioni del Prof. Zef Chiaramonte su Gli “Illirici”, i “Greci” e l’Eparchia di Piana degli Albanesi; del Prof. Zef Schirò Di Maggio su Padre Giorgio Guzzetta, il Seminario Arbéresh di Palermo e l’Eparchia bizantina di Sicilia; del Papas Nicola Cuccia Per l’introduzione della memoria di Santa Madre Teresa di Calcutta nella liturgia della Chiesa Italo Albanese; del Prof. Fabio Russo Testimonianza su Santa Madre Teresa di Calcutta. Ha concluso la tavola rotonda il Dott. Massimiliano Guttadauro, pronipote della Santa, con una diretta testimonianza di carattere familiare sulla Santa stessa. Tutte le relazioni sono state seguite dal numeroso pubblico presente con viva partecipazione, evidenziata da appropriati interventi sui vari temi.
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Maggio
La magia nell'Orlando Furioso
Conferenza di Gabriella Maggio
Il 19 maggio 2017 in Palermo, presso lo Spazio Cultura Carlo Saladino Editore, per il ciclo annuale di incontri culturali del Centro Internazionale di Studi sul Mito – Delegazione Siciliana, la Prof. Gabriella Maggio ha tenuto una conferenza sul tema. La Magia nell’Orlando Furioso. Nella interessante esposizione, ricca di riferimenti e di citazioni anche sugli aspetti encomiastici del poema ariostesco, la relatrice ha messo in luce l’importanza di questo elemento costitutivo del poema stesso, sottolineando in particolare lo spirito libero e la sottile ironia con cui l’Ariosto tratta il tema della magia contrapponendo maghi cattivi a maghi buoni, echeggiando in ciò, pur senza aderirvi in pieno, la cultura rinascimentale di cui Ferrara fu uno dei centri: cultura che, rinnegando il lato di credulità popolare insito nella magia, ha tuttavia dato importanza all’elemento magico nel suo aspetto positivo, spiritualizzandolo e facendone un cardine del pensiero. A conclusione, il Presidente Gianfranco Romagnoli ha sottolineato come il tema arostesco della fuga di Angelica e della selva incantata sia sviluppato in senso ironico e parodistico nella commedia di Cervantes La casa della gelosia e selve di Ardenia, da lui tradotta e commentata, e come si leghi al tema della prossima seduta solenne dell’Accademia Siciliana dei Mitici per l’investitura degli Accademici Honoris Causa, nella quale egli stesso tratterà il tema: La letteratura cavalleresca nella Hispanidad. Sono seguiti importanti interventi del saggista Vincenzo Guzzo sugli aspetti spirituali e culturali della magia nel Rinascimento; dell’autore e sceneggiatore del nuovo teatro dei pupi Onofrio Sanicola sulla messa in scena dei cicli cavallereschi, nonché di S.E. Alfonso Giordano sul senso generale da attribuire all’elemento della magia nel poema ariostesco.
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Aprile
Il tocco magico: i miti del re Mida e delle figlie di Anio
Conferenza di Lavinia Scolari
Il 21 aprile 2017, nel quadro degli incontri culturali annualmente promossi dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito, la Dott.ssa Lavinia Scolari ha tenuto una conferenza sul tema: Il tocco magico: i miti del re Mida e delle figlie di Anio. Nella sua brillante esposizione, dopo avere puntualmente richiamato le varie fonti che ne trattano con particolare riguardo alle Metamorfosi di Ovidio ed avere riferito le numerose varianti apportate alla versione ovidiana da diversi Autori latini e greci o desumibili da scolia, la relatrice si è soffermata sul tema del dono degli dei, talora funesto per cattiva scelta o cattivo uso da parte di chi lo chiede. In particolare ha illustrato la differenza tra il giuramento del dio donatore sulle acque dello Stige, irrevocabile, e la promessa basata sulla fides non comportante di per sé il carattere di irrevocabilità, ma che aveva agli occhi dei Romani un pari valore e non poteva dunque portare la divinità alla revoca del dono concesso, come invece accade con l’accoglimento della preghiera di Mida di liberarlo dal suo tocco d’oro. Circa il mito delle figlie di Anio, nel quale è stato pronunciato giuramento sulle acque dello Stige, il dono divino, dapprima descritto come abilitante le donatarie ad apportare olio e di grano e in seguito a creare queste sostanze da trasformazione mediante tocco magico, si rivela dono funesto in quanto le stesse fanciulle vengono rapite per sostenere il vettovagliamento degli Achei nella spedizione contro Troia e il dio, vincolato dal giuramento, per esaudire le preghiere di liberazione che esse gli rivolgono, altro non può fare se non farle fuggire trasformandole in colombe, ciò che comunque lascia Anio privo per sempre delle sue figlie.
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Febbraio
Demetra: vitalità di un mito nell'arte attrvaeso i secoli
Conferenza di Carla Amirante e Nadia Spallitta
Il 24 febbraio 2017 a Palermo presso lo Spazio Cultura Carlo Saladino Editore, per la stagione di incontri culturali della Delegazione Siciliana del Cemtro Internazionale di Studi sul Mito si è tenuta la conferenza di Carla Amirante e Nadia Spallita sul tema: Demetra: vitalita’ di un mito nell’arte attraverso i secoli. Nel presentare l’ospite Avv. Nadia Spallitta, il Presidente Gianfranco Romagnoli ha motivato la presenza di un personaggio politico in un consesso per statuto apolitico con l’azione meritoria svolta dalla Spallitta nel promuovere il restauro del mosaico raffigurante Demetra, espressione artistica tardo-liberty dell’ultima epoca d’oro di Palermo, l’età dei Florio. Il tema di Demetra e del suo mito è stato introdotto da Carla Amirante, che si è soffermata sulle origini antichissime . risalenti alla preistoria, di questa dea madre dell’Europa antica mediterraneea, sulla sua funzione nel trasformare uno stadio di civiltà nomade in uno stanziale attraverso l’insegnamento dell’agricoltura e sulla perdita di potere di questa figura divina titanica a seguito delle invasioni ariane della Grecia portatrici di divinità maschili nella cui sfera Demetra è stata assorbita come sposa di Zeus capo delle nuove divinità olimpiche vincitrici. Ha quindi preso la parola l’Avv. Spallitta, illustrando come il mosaico in questione, fatto realizzare ad un artista anonimo da un fornaio del mercato del Capo come dono alla moglie, apposto all’esterno del negozio e noto come “la pupa del Capo”, fosse andato nel tempo deteriorandosi tra l’incuria delle autorità che avrebbero dovuto in vario modo tutelare quest’opera d’arte; e come, dopo un fallito intervento della stesa Spallitta per fare approvare al Consiglio Comunale un intervento del Comune di Palermo, l’azione volta a tutelare il mosaico sia a sua cura proseguita, giungendo a mobilitare, attraverso i mass media, autorità pubbliche e associazioni, sfociando nel restauro, oggi compiuto, che vede il mosaico esposto a Palazzo Aiutamicristo in attesa del recupero dell’immobile privato al cui esterno era collocato, per poterlo rimettere nella collocazione originaria. A complemento dei questa esposizione, l’Avv. Spallitta ha anche illustrato alcuni profili del culto di Demetra, e in particolare la scoperta di antichissime tracce di questo culto sul Monte Pellegrino. L’evento è stato seguito con vivo interesse dal qualtificato puubblico presente, tra cui il Prefetto Massocco, il Ch,mo Prof. Manlio Corselli, la Baronessa Loredana Mormino Bianchi e vari altro Accademici dell’Accademia Siciliana dei Miici.
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Gennaio
Come il cielo diviene protagonista delle culture umane
Conferenza di Simone Lentini
Il giorno 21 gennaio 2017 presso lo Spazio Cultura Carlo Saladino Editore, nell’ambito degli incontri culturali promossi dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito. il geologo e socio dell’Associazione astronomica ORSA Dott. Simone Lentini ha tenuto una conferenza sul tema: Come il cielo diviene protagonista delle vicende umane. Con l’ausilio di molte belle diapositive, il relatore, soffermandosi da principio sull’etimologia e sull’origine mitologica di moti termini tuttora in uso circa l’universo e i corpi celesti, ha evidenziato come sin dai tempi più antichi, attraverso la semplice osservazione del cielo ad occhio nudo, siano giunti a deduzioni sorprendentemente esatte nell’identificazione degli astri e del loro corso, pur rivestendo le vicende celesti di miti e leggende, diverse presso ciascun popolo e civiltà che ne sono stati influenzati e che tuttavia rivelano un fondo comune. La conversazione è stata seguita con grande interesse dai presenti, che hanno formulato varie osservazioni e domande dando vita ad un vivo dibattito.
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