

Avvenimenti 2012
Dicembre
Conferenza di Mario Calogero Profita
Il neopitagorismo
Novembre
Presentazione libro di Diego Romagnoli
Mitra,storia di un dio - vol. II Iran
Ottobre
PRESENTAZIONE:
Libro conferenze e libro poesie di Carla Amirante Nuvole e miti
Il 17 ottobre 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia, si è tenuta la manifestazione inaugurale della settima stagione di incontri culturali promossi dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito (CISM), dedicata alla presentazione di due libri editi dal Socio fondatore Dott. Carlo Saladino: il volume Miti e altri miti, che raccoglie i testi degli incontri culturali della stagione 2010-2011, e la raccolta poetica di Carla Amirante Romagnoli Nuvole e miti.
Il libro Miti e altri miti è stato presentato dal curatore Prefetto Gianfranco Romagnoli, Vicepresidente e Delegato per la Sicilia del CISM e dall’ Editore Carlo Saladino: il primo ha brevemente illustrato i contenuti delle conferenze e delle tavole rotonde pubblicati nel volume stesso, mentre il secondo si è soffermato sulla scelta delle immagini di copertina e sugli interventi di alcuni Autori, che stanno pubblicando altri loro scritti nella nuova collana Argomenti della stessa Casa editrice.
La raccolta poetica Nuvole e miti, pubblicata nella citata collana Argomenti e che, con la prefazione di Fabio Russo, fa seguito alla precedente Tele bianche, bianche pagine uscita nel 2010 per le edizioni Il Bandolo con la quale la pittrice e saggista Carla Amirante Romagnoli ha esordito nella poesia, è stata presentata dal Preside Antonio Martorana e dal prefatore Prof. Fabio Russo, i quali hano messo in luce i legami tra mito e poesia, evidenziando le principali tematiche della poetessa ed analizzandone il linguaggio.
La manifestazione culturale è stata seguita con vivo interesse da un numeroso ed attento pubblico tra cui sono stati notati il Prefetto Dott. Piero Massocco, il magistrato e poeta Dott. Antonio Osnato, il Prof. Zef Chiaramonte coordinatore per la Delegazione Siciliana del CISM degli incontri dedicati alla cultara albanese, il poeta e drammaturgo in lingua albanese Prof. Giuseppe Schirò di Maggio con la consorte poetessa Marg Scilippa, il grecista e poligrafo Prof. Carmelo Fucarino con la consorte pittrice Rosa Maria Ponte, il Prof. Giuseppe Barbaccia, l’editore Dott. Luigi Gianfranco Consiglio, la Prof. Gabriella Maggio Direttrice del magazine on line Vesprino.
La serata si è conclusa simpaticamente con un brindisi.
Giugno
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI DIEGO ROMAGNOLI:
Mitra: Storia di un dio - India - Vol. I
Il 18 Giugno 2012 ad Ancona, nell'Aula Magna del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche, in occasione della presentazione annuale dei libri dei Soci dell’Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti, il Presidente dell’Accademia stessa Prof. Sergio Sconocchia ed il membro del Consiglio di Presidenza Dott. Alessandro Aiardi hanno presentato il libro di Diego Romagnoli "Mitra: Storia di un dio - India - Vol. I". Alle lusinghiere relazioni dei due presentatori ha fatto seguito un intervento dell’Autore, componente del Comitato Scientifico del Centro Internazionale di Studi sul Mito e Socio corrispondente dell’Accademia.
TAVOLA ROTONDA ARBËRESHË:
Albanesi per lingua, Bizantini per rito, Italiani per adozione: gli Arbëreshë
L’8 Giugno 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia, a conclusione della VI stagione di incontri culturali promossi dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito (CISM), si è tenuta l’ormai tradizionale tavola rotonda sulla cultura degli Albanesi d’Italia, dal titolo, anch'esso ormai tradizionale, Albanesi per lingua, Bizantini per rito, Italiani per adozione: gli Arbëreshë.
In apertura dell’incontro il coordinatore Prefetto Gianfranco Romagnoli, Vicepresidente e Delegato CISM per la Sicilia, ha espresso a nome di tutti il rammarico per l’assenza del Prof. Zef Chiaramonte, dovuta a motivi di salute, augurandogli un pronto ristabilimento; ha poi ricordato come egli sia "inventore", coordinatore e autorevole relatore di queste tavole rotonde che, sotto il titolo summenzionato da lui stesso suggerito, hanno consentito la trattazione dei più vari argomenti attinenti alla tematica generale, ed ha auspicato che possa far pervenire un suo contributo scritto per la pubblicazione degli atti.
Ha preso quindi la parola il Prof, Fabio Russo, docente di Letterature europee comparate all’Università di Trieste, il quale, spinto dalla sua naturale inclinazione, quale triestino, a spingere lo sguardo su entrambe le sponde dell’Adriatico, ha svolto una dotta e brillante relazione introduttiva, illustrando la congerie di popoli e di culture che si sono incontrati in questo marittimo crocevia ed evidenziando, tra l’altro, la pressione esercitata dai popoli slavi nei confronti delle originarie popolazioni illiriche, prima tra tutte gli Albanesi.
E’ seguita la relazione del poeta e drammaturgo in lingua albanese Prof. Giuseppe Schirò Di Maggio il quale, dopo avere ricordato le origini della letteratura scritta Arbëreshë, avvenute in ambito ecclesiale con la traduzione di testi sacri e liturgici, ha efficacemente rappresentato come, in un'epoca successiva, si sia andata sviluppando una letteratura "laica". Di questa, si è soffermato in modo particolare sulla poesia popolare, proponendo alcuni testi nella lingua originale, seguiti dalla loro traduzione in italiano a cura di due brave lettrici, e concludendo con un suo breve componimento poetico.
La relazione conclusiva è stata tenuta dallo studioso di storia locale Ing. Ernesto Schirò il quale, con una lucida e ben documentata relazione, ha ripercorso le tormentate vicende dei difficili rapporti tra gli Arbëreshë, attaccati al rito bizantino come insopprimibile connotato identitario, e la Chiesa latina sia a livello centrale che locale, nutriti di scomuniche, di rivendicazioni di giurisdizione e sfociati finalmente nella costituzione delle Eparchie (Diocesi) di Lungro in Calabria e di Piana degli Albanesi in Sicilia, con preposizione di Eparchi di rito bizantino.
Alle relazioni, seguite con vivo interesse ed attenzione da un numeroso e qualificato pubblico, è seguito un intervento del grecista e poligrafo Prof. Carmelo Fucarino, che ha ricordato, tra altre importanti puntualizzazioni, come il primo "albanese" importante nella storia sia stato Pirro.
Tra i presenti: la poetessa Marg Scilippa, il Prefetto Guido Palazzo Adriano, il Prof. Manlio Corselli dell’Università di Palermo, la pittrice e scrittrice Rosa Maria Ponte, il Preside Antonio Martorana, l’editore Dott. Carlo Saladino.
Maggio
CONFERENZA DEL DOTT. ALESSANDRO AIARDI:
Aspetti simbolico-funzionali del mito e immaginario archetipico in taluni passi di Pindaro
Il 31 Maggio 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia, per la VI stagione di incontri culturali promossa dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito, il Dott. Alessandro Aiardi ha tenuto una conferenza sul tema: aspetti simbolico-funzionali del mito e immaginario archetipico in taluni passi di Pindaro.
Il relatore, dopo la presentazione fattane dal Vicepresidente e Delegato CISM per la Sicilia Prefetto Gianfranco Romagnoli che ne ha evidenziato le doti di studioso e la qualità di Presidente del Comitato Scientifico del CISM e di Componente il Consiglio di Presidenza dell’Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti, ha impostato la sua esposizione sulla complessità della "costruzione architettonica" delle opere di Pindaro, con i frequenti ricorsi a miti di riferimento in un tempo nel quale ancora forte era il sentimento religioso, ma con gli originali ed innovativi approdi cui l’Autore è pervenuto nell’elaborazione letteraria e spirituale dei temi: in tale contesto ha ricordato i riferimenti alla Sicilia e ai suoi miti, derivanti dal lungo soggiorno di Pindaro nell’Isola. Sul piano dei riferimenti archetipici, ha evidenziato le indubbie assonanze tra alcuni passi pindarici e motivi presenti nella poesia di Dante e di Pascoli, riflessi forse di una conoscenza più o meno diretta dell’opera grande poeta greco ma, più probabilmente, echi di immagini archetipiche riaffioranti nelle rispettive poetiche.
Alla dotta e puntuale esposizione, seguita con grande interesse e partecipazione dal qualificato uditorio presente, sono seguiti interventi di elevato spessore cuturale del Prof. Manlio Corselli dell’Università di Palermo, del noto studioso di argomenti di spiritualità Vincenzo Guzzo e del grecista e poligrafo Prof. Carmelo Fucarino.
Tra i presenti, la pittrice e scrittrice Rosa Maria Ponte, il Papàs Luigi Lucini, l’Editore Luigi Gianfranco Consiglio e la Prof.ssa Gabriella Maggio, Direttrice del magazine on line Vesprino.
CONFERENZA DELLA DOTT.SSA CRISTINA CORIASSO MARTIN-POSADILLO:
Il mito nell'estetica e nell'ermeneutica di Luigi Pareyson
Il giorno 11 Maggio 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia, la Dott.ssa Cristina Coriasso Martin-Posadillo ha tenuto una conferenza sul tema Il mito nell'estetica e nell'ermeneutica di Luigi Pareyson.
Nel presentare la relatrice, il Vicepresidente del CISM Prefetto Gianfranco Romagnoli ha evidenziato come la stessa, che ha conseguito presso l'Università Complutense di Madrid un dottorato di ricerca europeo in filologia italiana con una tesi su Leopardi e la natura in corso di pubblicazione, abbia collaborato con la cattedra di filologia dello stesso Ateneo tenendo diversi seminari, faccia parte del gruppo di ricerca sul mito Acis e partecipi al comitato redazionale della rivista internazionale on line di mitocritica Amaltea. Ha inoltre tradotto in lingua spagnola scritti del filosofo valdostano Luigi Pareyson.
Nella sua ricca e complessa esposizione in perfetto italiano, accompagnata dalla proiezione di schemi sinottici, la relatrice spagnola ha posto in evidenza come, contro una tendenza alla demitizzazione che andava affermandosi nella modernità con la contapposizione tra Mythos e Logos, per sfociare in tempi più recenti nel "pensiero debole" di Gianni Vattimo, l'opera di Luigi Pareyson costituisca un punto di svolta che, senza negare la diversità tra pensiero mitico e pensiero scientifico, ha risposto ad un'esigenza di "demitizzazione della demitizzazione", riproponendo la validità, pur nel suo ambito, del pensiero mitico stesso, considerato in un globale orizzonte gnoseologico alla luce delle sue varie componenti e meccanismi espressivi.
Alla esposizione della relatrice, seguita con grande interesse ed attenzione, hanno fatto seguito due importanti interventi del Prof. Manlio Corselli, titolare della cattedra di Filosofia della Politica all'Università di Palermo e del Prof. Vincenzo Guzzo.
Tra il qualificato uditorio erano presenti il Preside Antonio Martorana, il grecista Prof. Carmelo Fucarino, i Prefetti Piero Massocco e Guido Palazzo Adriano, gli scrittori Mario Calogero Profita e Rosa Maria Ponte (quest'ultima nota anche come pittrice), l'editore Carlo Saladino.
CONFERENZA DEL PREFETTO GIANFRANCO ROMAGNOLI:
La conquista dell’America: interazioni artistico-culturali nelle letterature e nelle pratiche scenico-teatrali spagnole ed indigene
(Ancona, 4 Maggio, Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti)
La conquista dell’America, che nell’ottica spagnola tendeva a salvare milioni di anime dei nativi pagani altrimenti condannati alla dannazione, comportò la distruzione della preesistente cultura dagli spiccati caratteri religiosi, sostituita da una nuova acculturazione perseguita soprattutto attraverso il teatro, assai diffuso sia in Spagna che nei nuovi paesi conquistati: furono perciò proibite le antiche rappresentazioni ed importati "gli autos sacramentales" e la nascente commedia spagnola, specialmente comedias de Santos non trascurando, dato il carattere universale dell’impero spagnolo, figure di santità nate in America come Santa Rosa da Lima. L’innesto di questi nuovi temi avveniva peraltro su un terreno già teatralmente fecondo, sicchè non potè non risentire degli influssi indigeni.
Un tema trattato sia dal teatro spagnolo che da quello indigeno di epoca coloniale, secondo i rispettivi divergenti punti di vista, fu la tragedia della cattura ed uccisione dell’Inca Atahualpa. Vengono esaminati vari testi teatrali dell’una e dell’altra parte come Atahualpa di Cristóbal Cortés e La tragedia del fin de Atahualpa di anonimo autore indigeno. Su tale drammatico evento, la cui memoria tuttora segna il Perù, vengono altresì proposti alcuni componimenti poetici nella traduzione del relatore.
Aprile
CONFERENZA:
Presenze di Seneca tragico nella Commedia di Dante
Il 14 Aprile 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia presso il CESTESS, per il VI ciclo annuale di incontri culturali organizzato dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi su Mito (CISM), il Presidente del Centro stesso, Prof. Sergio Sconocchia, alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico, ha tenuto una conferenza sul tema: Presenze di Seneca tragico nella Commedia di Dante.
Ha introdotto il Vicepresidente del CISM, Prefetto Gianfranco Romagnoli illustrando per sommi capi la figura di studioso di chiara fama del Prof. Sconocchia, Ordinario di Lingua e Letteratura latina all’Università di Trieste, già direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dello stesso Ateneo ed autore di numerose pubblicazioni, tra le quali quelle dedicate all’eminente scrittore di medicina dell’antichità Scribonio Largo, il Dizionario dei termini scientifici e tecnici latini e greci per il quale ha scritto personalmente diverse voci, importanti studi su Dante e Leopardi visti nella prospettiva dei loro rapporti con i grandi autori classici greci e latini e, recentemente, l’edizione critica del leopardiano Saggio sopra gli errori degli antichi. Inoltre il Prof. Sconocchia, è Presidente della prestigiosa Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti e membro di varie altre istituzioni accademiche.
Nella sua conferenza il relatore, attraverso numerosi e convincenti raffronti testuali - tra i quali di particolare rilievo i passi della Commedia relativi a Ugolino, a Farinata, a Cerbero e alle Arpie - ha teso a dimostrare l’infondatezza della tesi sostenuta tra gli altri da Ettore Paratore, sinora prevalente ma contestata in studi sia precedenti che successivi, secondo la quale Dante non avrebbe avuto conoscenza delle tragedie di Seneca, i cui testi in Italia non circolavano con l’eccezione della scuola umanistica padovana, ma soltanto di Seneca filosofo. In proposito, il Prof. Sconocchia ha ricordato che i testi delle tragedie senecane circolavano abbondantemente in Francia, dove soggiornò a lungo il maestro di Dante Brunetto Latini e dove lo stesso Alighieri fu per un anno, sicchè, anche a prescindere dalle palesi concordanze testuali, appare arduo sostenere che Dante non ne abbia potuto avere conoscenza. Contro la tesi "negazionista", ha ricordato il relatore, sta anche l’inciso: ut patet per Senecam in tragediis suis, contenuto nella lettera inviata dal Poeta a Cangrande della Scala, lettera la cui autenticità, messa a suo tempo in dubbio dai "negazionisti", è stata confermata dai più recenti studi.
La conferenza, frutto di un lungo studio che costituisce un sicuro approdo sulla vexata quaestio, è stata seguita con grande interesse ed attenzione dai presenti, tra i quali sono stati notati i Prefetti Piero Masocco e Guido Palazzo Adriano, il Prof. Manlio Corselli dell’Università di Palermo, il Preside Antonio Martorana, il Dr. Luigi Gianfranco Consiglio editore del periodico culturale Il Bandolo, la Prof. Gabriella Maggio direttrice del periodico on line Vesprino, lo scrittore Mario Calogero Profita che ha svolto un importante intervento circa la probabile conoscenza dell’arabo da parte di Dante, il Prof. Giorgio Luppino docente al Liceo Classico di Castelvetrano.
Marzo
CONFERENZA:
Immagini di città. Luogo di mito, di simboli?
Il 30 Marzo 2012 in Palermo a Palazzo Palagonia, per il VI ciclo di incontri culturali organizzato dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito, il Prof. Fabio Russo ha tenuto una conferenza sul tema: Immagini di città. Luogo di mito, di simboli?
Nella sua conferenza, che si riallaccia tematicamente a quella da lui tenuta nella precedente stagione su Il Genio di Palermo, il relatore, dopo aver tracciato il confine tra mito e mitizzazione, ha passato in rassegna alcune città con gli elementi che, principalmente, le caratterizano sotto i profili esaminati, per soffermarsi poi in modo particolare su Palermo, evocata attraverso il richiamo e la citazione di significativi passi di Goethe, di Bonaventura Tecchi, di Salvo Zarcone e di Hugo Von Hoffmanstahl, lumeggiando infine l’importanza dei simboli e il dramma della loro perdita di significato se un popolo li dimentica, negando così la propria stessa identità.
All’esposizione, seguita con interesse e partecipazione dagli intervenuti, è seguito un dibattito nel quale sono intervenuti il vicepresidente del CISM Prefetto Gianfranco Romagnoli, la giornalista Baronessa Loredana Mormino e il grecista e poligrafo Prof. Carmelo Fucarino.
Tra il qualificato pubblico sono stati notati, tra gli altri, il Prof. Manlio Corselli; il Prefetto Guido Palazzo Adriano; la Prof.ssa Gabriella Maggio, direttrice del periodico on line Vesprino; il Preside Prof. Antonio Martorana; gli editori Carlo Saladino e Luigi Gianfranco Consiglio; gli scrittori Rosa Maria Ponte (anche pittrice) e Mario Calogero Profita.
CONFERENZA:
Il mito della Costituzione: il suo spirito
Il 9 Marzo 2012 a Palermo in Palazzo Palagonia, per la VI stagione di incontri culturali organizzata dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito, il Dott. Luigi Gianfranco Consiglio ha tenuto una conferenza sul tema: Il mito della Costituzione: il suo spirito.
Il tema è stato introdotto dal Vicepresidente e Delegato CISM per la Sicilia Prefetto Gianfranco Romagnoli, il quale ha ricordato come le costituzioni moderne, figlie dei Secolo dei Lumi, muovessero in realtà da un mito, quello rousseauiano del buon selvaggio secondo il quale l’uomo, decaduto dal primitivo stato edenico per la corruzione indotta dalla civiltà, doveva essere restituito a un tale stato mediante le conquiste della ragione, dei Lumi, appunto, atte a creare ordinamenti della vita sociale tendenzialmente perfetti. In una tale visione - che nella primigenia Costituzione americana viene esplicitata con un altro mito, quello del diritto alla felicità che essa intende assicurare e che l’ideologia comunista svilupperà nella formula del "paradiso in terra" - pur se vengono mutuati i concetti cristiani di libertà, uguaglianza, fraternità, non c’è posto per Dio, ridotto nel migliore dei casi ad un demiurgo che, compiuta la sua opera creatrice, diviene un Deus otiosus disinteressato alle vicende umane; mentre nei casi più estremi viene negato in radice, come nella Costituzione francese figlia della Rivoluzione che, specie in un primo momento, diede luogo alla persecuzione del Cristianesimo.
Nella sua ricca e brillante esposizione il relatore Dott. Consiglio, dopo aver tracciato una breve storia delle costituzioni a partire da quella ateniese ed avere delineato la differenza tra costituzioni votate e concesse, ha ripercorso le vicende che hanno portato all’approvazione della Carta costituzionale italiana, tratteggiando le differenze tra questa, la Costituzione siciiana del 1812 e lo Statuto albertino, anche sotto il profilo della rispettiva, diversa genesi storica. E’ quindi entrato nel vivo del tema, lo spirito della Costituzione vigente, rendendone vivi ed attuali i motivi ispiratori di libertà e democrazia attraverso numerose e puntuali citazioni del pensiero dei più illustri Padri costituenti. Ha posto in rilievo, infine, come importanti principi costituzionali, che rimettevano la loro attuazione alla disciplina dettata dalla legge ordinaria, siano rimasti lettera morta a causa dell’inadempimento a tale obbligo, morale prima ancora che giuridico, da parte dei Parlamenti e dei Governi che si sono succeduti, preoccupati soprattutto di mantenere un assetto partitocratico.
La conferenza, seguita con vivo interesse dai presenti, è stata conclusa da un intervento del Prefetto Massocco, il quale ha evidenziato come la Costituzione sia inquadrabile nel concetto di mito per i buoni principi ideali che intendeva affermare, purtoppo contraddetti dal "gap" con la realtà di una loro carente o imperfetta attuazione.
Febbraio
TAVOLA ROTONDA:
I falsi miti
Il 10 Febbraio 2012 a Palermo in Palazzo Palagonia, per la sesta stagione di incontri culturali del Centro Internazionale di Studi sul Mito.Delegazione Siciliana, si è tenuta una tavola rotonda sul tema "I falsi miti".
All'apertura dei lavori il Vicepresidente del CISM Prefetto Gianfranco Romagnoli ha dato lettura di una comunicazione del Prof. Fabio Russo, impossibilitato ad intervenire, con la quale sono stati prospettati alcuni spunti di riflessione sul tema, con particolare riguardo agli elementi, quale l'archetipicità, atti a distinguere i miti dai falsi miti.
È quindi seguito l’intervento del Prof. Giovanni Isgrò che ha riguardato la cerimonialità normanna ed il teatro festivo urbano spagnolo come riti costituenti un falso mito in quanto accolto dal popolo solo formalmente e per convenienza, mentre lo stesso popolo si è reso successivamente protagonista della sua esigenza di crearsi un mito attraverso l'opera dei pupi e le storie dei paladini di Francia.
Il Preside Antonio Martorana ha trattato il tema sotto un profilo eminentemente sociologico, mettendo in luce come i falsi miti creati dall'attuale società dei consumi, complice il martellamento dei mass media, sottendano gli interessi di gruppi di potere e propongano spesso come miti, attraverso i fumetti, figure totalmente negative e diseducative sul piano valoriale come quella di Diabolik.
Inine, il Prefetto Gianfranco Romagnoli ha trattato del mito dell'eterna giovinezza degradato dalla società dei consumi nel falso mito dell'immagine, proponendo cenni ai miti sulla fonte dell'eterna giovinezza e concludendo sulla figura di Faust come proposta nelle opere di Marlowe, di Goethe e di Thomas Mann.
Alle esposizioni, seguite con atenzione dai presenti tra i quali sono stati notati l'Editore Dott. Luigi Gianfranco Consiglio e lo scrittore Mario Calogero Profita, è seguito un brindisi per festeggiare il carnevale.
Gennaio
CONFERENZA:
La musica
Conferenza di Mario Calogero Profita
Il neopitagorismo
Il 14 dicembre 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia, per la VII stagione di incontri culturali promossi dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito (CISM) lo scrittore Mario Calogero Profita ha tenuto una conferenza sul tema del Neopitagorismo.
Nel presentare il relatore, il Vicepresidente e Delegato CISM per la Sicilia, Prefetto Gianfranco Romagnoli, ha tratteggiato la figura del Profita come autore di pregevoli romanzi storici e studioso di storia delle religioni e della spiritualità, evidenziando come il neopitagorismo fu una corrente di pensiero dai vari aspetti, a un tempo filosofico, religioso ed esoterico, le cui attinenze con il mito sono rese palesi già dal titolo dell’opera di Porfirio De antro ninpharum.
Nella sua ricca ed interessante esposizione, il relatore ha preso le mosse dalle religioni più antiche e dai culti misterici per giungere a trattare la figura di Pitagora, scienziato e filosofo il cui pensiero, nutrito dalla sapienza dell’antico Egitto ove soggiornò molti anni, si trapiantò con lui nella Magna Grecia, dove fondò una eletta comunità pitagorica che finì per influenzare la politica. Il pitagorismo, approdato in età imperiale a Roma come neopitagorismo, raccolse tra i suoi adepti personaggi di primissimo piano, ma a seguito delle persecuzioni che lo colpirono, probabilmente anche a causa dell’ingerenza nella politica, assunse connotati più spiccatamente spiritualistici e di culto misterico, affine ai tanti presenti nell’Impero: ne è testimonianza la basilica ipogea ritrovata lo scorso secolo a Roma presso Porta Maggiore.
Tra l’attento e qualificato uditorio presente, sono stati notati il Prefetto Pietro Massocco e la sua gentile signora Margherita, che hanno svolto importanti interventi al termine della conferenza; ed inoltre il Preside Antonio Martorana, il grecista Prof. Carmelo Fucarino, l’editore Luigi Gianfranco Consiglio, la Prof.ssa Gabriella Maggio, direttrice del magazine in line Vesprino.
Un brindisi per lo scambio degli auguri natalizi ha chiuso simpaticamente la serata.
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Novembre
Presentazione libro di Diego Romagnoli
Mitra,storia di un dio - vol. II Iran
Il 16 novembre 2012 a Palermo, in Palazzo Palagonia, per la VII stagione di incontri culturali promossi dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito ha avuto luogo la presentazione del libro di Diego Romagnoli Mitra:.Storia di un dio. Vol.II - Iran, Carlo Saladino Editore.
Nell’introdurre l’incontro il Vicepresidente e Delegato per la Sicilia del CISM, Prefetto Gianfranco Romagnoli, dopo avere ringraziato per l’ospitalità il Delegato Vicario per la Sicilia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Commendatore di Grazia Nob. Antonio di Janni e l’Editore Dott. Carlo Saladino per la qualità del prodotto editoriale, ha precisato che l’attuale volume costituisce la seconda tappa di un’ampia ricerca su Mitra, iniziata con l’India e che nei prossimi anni si concluderà con un volume in due tomi sulla figura del dio nell’Impero Romano. Ha quindi presentato i due relatori, autori anche delle prefazioni: il Prof. Carmelo Fucarino, noto grecista, storico e poeta,e il Prof. Vincenzo Guzzo, stimato studioso di materie attinenti alla spiritualità.
Il Prof. Fucarino ha compiuto un ampio excursus storico su come il dio Mitra, "nato" in India e transitato in Persia, sia giunto attraverso la Grecia in Occidente e fino ai nostri giorni, soffermandosi sugli scrittori greci, specialmente Erodoto, che lo hanno fatto conoscere al mondo greco.romano ed evidenziando come, nella eclissi dei valori propria del nostro tempo, il Mitraismo sia una delle vie attraverso le quali l’uomo d’oggi cerca di placare la sua inestinta sete di spiritualità.
Il Prof. Guzzo si è soffermato sulla evoluzione di questa figura divina nelle varie fasi e spacialmente nella riforma zoroastriana, evidenziando come nello stesso periodo storico Zarathustra, e con lui altri grandi personaggi quale Buddha in India, abbia teso alla spiritualizzazione di un culto nato in ambito politeistico e legato al sacrificio cruento, e come successivamente si sia verificata una regressione nel senso del recupero e massimizzazione della dimensione sacrificale.
Sono seguiti brevi interventi di ringraziamento dell’Editore e dell’Autore.
Tra il qualificato e attento pubblico, si segnalano il Cappellano Costantiniano Papàs Luigi Lucini, il filosofo Prof. Pietro Piro, lo scultore Prof. Salvatore Rizzuti, la pittrice Rosa Maria Ponte, lo scrittore Mario Calogero Profita, il Prof. Zef Chiaramonte coordinatore degli incontri CISM sulla cultura albanese.
La serata si è conclusa simpaticamente con un brindisi augurale.
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Ottobre
PRESENTAZIONE:
Libro conferenze e libro poesie di Carla Amirante Nuvole e miti
Il 17 ottobre 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia, si è tenuta la manifestazione inaugurale della settima stagione di incontri culturali promossi dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito (CISM), dedicata alla presentazione di due libri editi dal Socio fondatore Dott. Carlo Saladino: il volume Miti e altri miti, che raccoglie i testi degli incontri culturali della stagione 2010-2011, e la raccolta poetica di Carla Amirante Romagnoli Nuvole e miti.
Il libro Miti e altri miti è stato presentato dal curatore Prefetto Gianfranco Romagnoli, Vicepresidente e Delegato per la Sicilia del CISM e dall’ Editore Carlo Saladino: il primo ha brevemente illustrato i contenuti delle conferenze e delle tavole rotonde pubblicati nel volume stesso, mentre il secondo si è soffermato sulla scelta delle immagini di copertina e sugli interventi di alcuni Autori, che stanno pubblicando altri loro scritti nella nuova collana Argomenti della stessa Casa editrice.
La raccolta poetica Nuvole e miti, pubblicata nella citata collana Argomenti e che, con la prefazione di Fabio Russo, fa seguito alla precedente Tele bianche, bianche pagine uscita nel 2010 per le edizioni Il Bandolo con la quale la pittrice e saggista Carla Amirante Romagnoli ha esordito nella poesia, è stata presentata dal Preside Antonio Martorana e dal prefatore Prof. Fabio Russo, i quali hano messo in luce i legami tra mito e poesia, evidenziando le principali tematiche della poetessa ed analizzandone il linguaggio.
La manifestazione culturale è stata seguita con vivo interesse da un numeroso ed attento pubblico tra cui sono stati notati il Prefetto Dott. Piero Massocco, il magistrato e poeta Dott. Antonio Osnato, il Prof. Zef Chiaramonte coordinatore per la Delegazione Siciliana del CISM degli incontri dedicati alla cultara albanese, il poeta e drammaturgo in lingua albanese Prof. Giuseppe Schirò di Maggio con la consorte poetessa Marg Scilippa, il grecista e poligrafo Prof. Carmelo Fucarino con la consorte pittrice Rosa Maria Ponte, il Prof. Giuseppe Barbaccia, l’editore Dott. Luigi Gianfranco Consiglio, la Prof. Gabriella Maggio Direttrice del magazine on line Vesprino.
La serata si è conclusa simpaticamente con un brindisi.
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Giugno
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI DIEGO ROMAGNOLI:
Mitra: Storia di un dio - India - Vol. I
Il 18 Giugno 2012 ad Ancona, nell'Aula Magna del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche, in occasione della presentazione annuale dei libri dei Soci dell’Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti, il Presidente dell’Accademia stessa Prof. Sergio Sconocchia ed il membro del Consiglio di Presidenza Dott. Alessandro Aiardi hanno presentato il libro di Diego Romagnoli "Mitra: Storia di un dio - India - Vol. I". Alle lusinghiere relazioni dei due presentatori ha fatto seguito un intervento dell’Autore, componente del Comitato Scientifico del Centro Internazionale di Studi sul Mito e Socio corrispondente dell’Accademia.
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TAVOLA ROTONDA ARBËRESHË:
Albanesi per lingua, Bizantini per rito, Italiani per adozione: gli Arbëreshë
L’8 Giugno 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia, a conclusione della VI stagione di incontri culturali promossi dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito (CISM), si è tenuta l’ormai tradizionale tavola rotonda sulla cultura degli Albanesi d’Italia, dal titolo, anch'esso ormai tradizionale, Albanesi per lingua, Bizantini per rito, Italiani per adozione: gli Arbëreshë.
In apertura dell’incontro il coordinatore Prefetto Gianfranco Romagnoli, Vicepresidente e Delegato CISM per la Sicilia, ha espresso a nome di tutti il rammarico per l’assenza del Prof. Zef Chiaramonte, dovuta a motivi di salute, augurandogli un pronto ristabilimento; ha poi ricordato come egli sia "inventore", coordinatore e autorevole relatore di queste tavole rotonde che, sotto il titolo summenzionato da lui stesso suggerito, hanno consentito la trattazione dei più vari argomenti attinenti alla tematica generale, ed ha auspicato che possa far pervenire un suo contributo scritto per la pubblicazione degli atti.
Ha preso quindi la parola il Prof, Fabio Russo, docente di Letterature europee comparate all’Università di Trieste, il quale, spinto dalla sua naturale inclinazione, quale triestino, a spingere lo sguardo su entrambe le sponde dell’Adriatico, ha svolto una dotta e brillante relazione introduttiva, illustrando la congerie di popoli e di culture che si sono incontrati in questo marittimo crocevia ed evidenziando, tra l’altro, la pressione esercitata dai popoli slavi nei confronti delle originarie popolazioni illiriche, prima tra tutte gli Albanesi.
E’ seguita la relazione del poeta e drammaturgo in lingua albanese Prof. Giuseppe Schirò Di Maggio il quale, dopo avere ricordato le origini della letteratura scritta Arbëreshë, avvenute in ambito ecclesiale con la traduzione di testi sacri e liturgici, ha efficacemente rappresentato come, in un'epoca successiva, si sia andata sviluppando una letteratura "laica". Di questa, si è soffermato in modo particolare sulla poesia popolare, proponendo alcuni testi nella lingua originale, seguiti dalla loro traduzione in italiano a cura di due brave lettrici, e concludendo con un suo breve componimento poetico.
La relazione conclusiva è stata tenuta dallo studioso di storia locale Ing. Ernesto Schirò il quale, con una lucida e ben documentata relazione, ha ripercorso le tormentate vicende dei difficili rapporti tra gli Arbëreshë, attaccati al rito bizantino come insopprimibile connotato identitario, e la Chiesa latina sia a livello centrale che locale, nutriti di scomuniche, di rivendicazioni di giurisdizione e sfociati finalmente nella costituzione delle Eparchie (Diocesi) di Lungro in Calabria e di Piana degli Albanesi in Sicilia, con preposizione di Eparchi di rito bizantino.
Alle relazioni, seguite con vivo interesse ed attenzione da un numeroso e qualificato pubblico, è seguito un intervento del grecista e poligrafo Prof. Carmelo Fucarino, che ha ricordato, tra altre importanti puntualizzazioni, come il primo "albanese" importante nella storia sia stato Pirro.
Tra i presenti: la poetessa Marg Scilippa, il Prefetto Guido Palazzo Adriano, il Prof. Manlio Corselli dell’Università di Palermo, la pittrice e scrittrice Rosa Maria Ponte, il Preside Antonio Martorana, l’editore Dott. Carlo Saladino.
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Maggio
CONFERENZA DEL DOTT. ALESSANDRO AIARDI:
Aspetti simbolico-funzionali del mito e immaginario archetipico in taluni passi di Pindaro
Il 31 Maggio 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia, per la VI stagione di incontri culturali promossa dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito, il Dott. Alessandro Aiardi ha tenuto una conferenza sul tema: aspetti simbolico-funzionali del mito e immaginario archetipico in taluni passi di Pindaro.
Il relatore, dopo la presentazione fattane dal Vicepresidente e Delegato CISM per la Sicilia Prefetto Gianfranco Romagnoli che ne ha evidenziato le doti di studioso e la qualità di Presidente del Comitato Scientifico del CISM e di Componente il Consiglio di Presidenza dell’Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti, ha impostato la sua esposizione sulla complessità della "costruzione architettonica" delle opere di Pindaro, con i frequenti ricorsi a miti di riferimento in un tempo nel quale ancora forte era il sentimento religioso, ma con gli originali ed innovativi approdi cui l’Autore è pervenuto nell’elaborazione letteraria e spirituale dei temi: in tale contesto ha ricordato i riferimenti alla Sicilia e ai suoi miti, derivanti dal lungo soggiorno di Pindaro nell’Isola. Sul piano dei riferimenti archetipici, ha evidenziato le indubbie assonanze tra alcuni passi pindarici e motivi presenti nella poesia di Dante e di Pascoli, riflessi forse di una conoscenza più o meno diretta dell’opera grande poeta greco ma, più probabilmente, echi di immagini archetipiche riaffioranti nelle rispettive poetiche.
Alla dotta e puntuale esposizione, seguita con grande interesse e partecipazione dal qualificato uditorio presente, sono seguiti interventi di elevato spessore cuturale del Prof. Manlio Corselli dell’Università di Palermo, del noto studioso di argomenti di spiritualità Vincenzo Guzzo e del grecista e poligrafo Prof. Carmelo Fucarino.
Tra i presenti, la pittrice e scrittrice Rosa Maria Ponte, il Papàs Luigi Lucini, l’Editore Luigi Gianfranco Consiglio e la Prof.ssa Gabriella Maggio, Direttrice del magazine on line Vesprino.
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CONFERENZA DELLA DOTT.SSA CRISTINA CORIASSO MARTIN-POSADILLO:
Il mito nell'estetica e nell'ermeneutica di Luigi Pareyson
Il giorno 11 Maggio 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia, la Dott.ssa Cristina Coriasso Martin-Posadillo ha tenuto una conferenza sul tema Il mito nell'estetica e nell'ermeneutica di Luigi Pareyson.
Nel presentare la relatrice, il Vicepresidente del CISM Prefetto Gianfranco Romagnoli ha evidenziato come la stessa, che ha conseguito presso l'Università Complutense di Madrid un dottorato di ricerca europeo in filologia italiana con una tesi su Leopardi e la natura in corso di pubblicazione, abbia collaborato con la cattedra di filologia dello stesso Ateneo tenendo diversi seminari, faccia parte del gruppo di ricerca sul mito Acis e partecipi al comitato redazionale della rivista internazionale on line di mitocritica Amaltea. Ha inoltre tradotto in lingua spagnola scritti del filosofo valdostano Luigi Pareyson.
Nella sua ricca e complessa esposizione in perfetto italiano, accompagnata dalla proiezione di schemi sinottici, la relatrice spagnola ha posto in evidenza come, contro una tendenza alla demitizzazione che andava affermandosi nella modernità con la contapposizione tra Mythos e Logos, per sfociare in tempi più recenti nel "pensiero debole" di Gianni Vattimo, l'opera di Luigi Pareyson costituisca un punto di svolta che, senza negare la diversità tra pensiero mitico e pensiero scientifico, ha risposto ad un'esigenza di "demitizzazione della demitizzazione", riproponendo la validità, pur nel suo ambito, del pensiero mitico stesso, considerato in un globale orizzonte gnoseologico alla luce delle sue varie componenti e meccanismi espressivi.
Alla esposizione della relatrice, seguita con grande interesse ed attenzione, hanno fatto seguito due importanti interventi del Prof. Manlio Corselli, titolare della cattedra di Filosofia della Politica all'Università di Palermo e del Prof. Vincenzo Guzzo.
Tra il qualificato uditorio erano presenti il Preside Antonio Martorana, il grecista Prof. Carmelo Fucarino, i Prefetti Piero Massocco e Guido Palazzo Adriano, gli scrittori Mario Calogero Profita e Rosa Maria Ponte (quest'ultima nota anche come pittrice), l'editore Carlo Saladino.
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CONFERENZA DEL PREFETTO GIANFRANCO ROMAGNOLI:
La conquista dell’America: interazioni artistico-culturali nelle letterature e nelle pratiche scenico-teatrali spagnole ed indigene
(Ancona, 4 Maggio, Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti)
La conquista dell’America, che nell’ottica spagnola tendeva a salvare milioni di anime dei nativi pagani altrimenti condannati alla dannazione, comportò la distruzione della preesistente cultura dagli spiccati caratteri religiosi, sostituita da una nuova acculturazione perseguita soprattutto attraverso il teatro, assai diffuso sia in Spagna che nei nuovi paesi conquistati: furono perciò proibite le antiche rappresentazioni ed importati "gli autos sacramentales" e la nascente commedia spagnola, specialmente comedias de Santos non trascurando, dato il carattere universale dell’impero spagnolo, figure di santità nate in America come Santa Rosa da Lima. L’innesto di questi nuovi temi avveniva peraltro su un terreno già teatralmente fecondo, sicchè non potè non risentire degli influssi indigeni.
Un tema trattato sia dal teatro spagnolo che da quello indigeno di epoca coloniale, secondo i rispettivi divergenti punti di vista, fu la tragedia della cattura ed uccisione dell’Inca Atahualpa. Vengono esaminati vari testi teatrali dell’una e dell’altra parte come Atahualpa di Cristóbal Cortés e La tragedia del fin de Atahualpa di anonimo autore indigeno. Su tale drammatico evento, la cui memoria tuttora segna il Perù, vengono altresì proposti alcuni componimenti poetici nella traduzione del relatore.
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Aprile
CONFERENZA:
Presenze di Seneca tragico nella Commedia di Dante
Il 14 Aprile 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia presso il CESTESS, per il VI ciclo annuale di incontri culturali organizzato dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi su Mito (CISM), il Presidente del Centro stesso, Prof. Sergio Sconocchia, alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico, ha tenuto una conferenza sul tema: Presenze di Seneca tragico nella Commedia di Dante.
Ha introdotto il Vicepresidente del CISM, Prefetto Gianfranco Romagnoli illustrando per sommi capi la figura di studioso di chiara fama del Prof. Sconocchia, Ordinario di Lingua e Letteratura latina all’Università di Trieste, già direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dello stesso Ateneo ed autore di numerose pubblicazioni, tra le quali quelle dedicate all’eminente scrittore di medicina dell’antichità Scribonio Largo, il Dizionario dei termini scientifici e tecnici latini e greci per il quale ha scritto personalmente diverse voci, importanti studi su Dante e Leopardi visti nella prospettiva dei loro rapporti con i grandi autori classici greci e latini e, recentemente, l’edizione critica del leopardiano Saggio sopra gli errori degli antichi. Inoltre il Prof. Sconocchia, è Presidente della prestigiosa Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti e membro di varie altre istituzioni accademiche.
Nella sua conferenza il relatore, attraverso numerosi e convincenti raffronti testuali - tra i quali di particolare rilievo i passi della Commedia relativi a Ugolino, a Farinata, a Cerbero e alle Arpie - ha teso a dimostrare l’infondatezza della tesi sostenuta tra gli altri da Ettore Paratore, sinora prevalente ma contestata in studi sia precedenti che successivi, secondo la quale Dante non avrebbe avuto conoscenza delle tragedie di Seneca, i cui testi in Italia non circolavano con l’eccezione della scuola umanistica padovana, ma soltanto di Seneca filosofo. In proposito, il Prof. Sconocchia ha ricordato che i testi delle tragedie senecane circolavano abbondantemente in Francia, dove soggiornò a lungo il maestro di Dante Brunetto Latini e dove lo stesso Alighieri fu per un anno, sicchè, anche a prescindere dalle palesi concordanze testuali, appare arduo sostenere che Dante non ne abbia potuto avere conoscenza. Contro la tesi "negazionista", ha ricordato il relatore, sta anche l’inciso: ut patet per Senecam in tragediis suis, contenuto nella lettera inviata dal Poeta a Cangrande della Scala, lettera la cui autenticità, messa a suo tempo in dubbio dai "negazionisti", è stata confermata dai più recenti studi.
La conferenza, frutto di un lungo studio che costituisce un sicuro approdo sulla vexata quaestio, è stata seguita con grande interesse ed attenzione dai presenti, tra i quali sono stati notati i Prefetti Piero Masocco e Guido Palazzo Adriano, il Prof. Manlio Corselli dell’Università di Palermo, il Preside Antonio Martorana, il Dr. Luigi Gianfranco Consiglio editore del periodico culturale Il Bandolo, la Prof. Gabriella Maggio direttrice del periodico on line Vesprino, lo scrittore Mario Calogero Profita che ha svolto un importante intervento circa la probabile conoscenza dell’arabo da parte di Dante, il Prof. Giorgio Luppino docente al Liceo Classico di Castelvetrano.
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Marzo
CONFERENZA:
Immagini di città. Luogo di mito, di simboli?
Il 30 Marzo 2012 in Palermo a Palazzo Palagonia, per il VI ciclo di incontri culturali organizzato dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito, il Prof. Fabio Russo ha tenuto una conferenza sul tema: Immagini di città. Luogo di mito, di simboli?
Nella sua conferenza, che si riallaccia tematicamente a quella da lui tenuta nella precedente stagione su Il Genio di Palermo, il relatore, dopo aver tracciato il confine tra mito e mitizzazione, ha passato in rassegna alcune città con gli elementi che, principalmente, le caratterizano sotto i profili esaminati, per soffermarsi poi in modo particolare su Palermo, evocata attraverso il richiamo e la citazione di significativi passi di Goethe, di Bonaventura Tecchi, di Salvo Zarcone e di Hugo Von Hoffmanstahl, lumeggiando infine l’importanza dei simboli e il dramma della loro perdita di significato se un popolo li dimentica, negando così la propria stessa identità.
All’esposizione, seguita con interesse e partecipazione dagli intervenuti, è seguito un dibattito nel quale sono intervenuti il vicepresidente del CISM Prefetto Gianfranco Romagnoli, la giornalista Baronessa Loredana Mormino e il grecista e poligrafo Prof. Carmelo Fucarino.
Tra il qualificato pubblico sono stati notati, tra gli altri, il Prof. Manlio Corselli; il Prefetto Guido Palazzo Adriano; la Prof.ssa Gabriella Maggio, direttrice del periodico on line Vesprino; il Preside Prof. Antonio Martorana; gli editori Carlo Saladino e Luigi Gianfranco Consiglio; gli scrittori Rosa Maria Ponte (anche pittrice) e Mario Calogero Profita.
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CONFERENZA:
Il mito della Costituzione: il suo spirito
Il 9 Marzo 2012 a Palermo in Palazzo Palagonia, per la VI stagione di incontri culturali organizzata dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito, il Dott. Luigi Gianfranco Consiglio ha tenuto una conferenza sul tema: Il mito della Costituzione: il suo spirito.
Il tema è stato introdotto dal Vicepresidente e Delegato CISM per la Sicilia Prefetto Gianfranco Romagnoli, il quale ha ricordato come le costituzioni moderne, figlie dei Secolo dei Lumi, muovessero in realtà da un mito, quello rousseauiano del buon selvaggio secondo il quale l’uomo, decaduto dal primitivo stato edenico per la corruzione indotta dalla civiltà, doveva essere restituito a un tale stato mediante le conquiste della ragione, dei Lumi, appunto, atte a creare ordinamenti della vita sociale tendenzialmente perfetti. In una tale visione - che nella primigenia Costituzione americana viene esplicitata con un altro mito, quello del diritto alla felicità che essa intende assicurare e che l’ideologia comunista svilupperà nella formula del "paradiso in terra" - pur se vengono mutuati i concetti cristiani di libertà, uguaglianza, fraternità, non c’è posto per Dio, ridotto nel migliore dei casi ad un demiurgo che, compiuta la sua opera creatrice, diviene un Deus otiosus disinteressato alle vicende umane; mentre nei casi più estremi viene negato in radice, come nella Costituzione francese figlia della Rivoluzione che, specie in un primo momento, diede luogo alla persecuzione del Cristianesimo.
Nella sua ricca e brillante esposizione il relatore Dott. Consiglio, dopo aver tracciato una breve storia delle costituzioni a partire da quella ateniese ed avere delineato la differenza tra costituzioni votate e concesse, ha ripercorso le vicende che hanno portato all’approvazione della Carta costituzionale italiana, tratteggiando le differenze tra questa, la Costituzione siciiana del 1812 e lo Statuto albertino, anche sotto il profilo della rispettiva, diversa genesi storica. E’ quindi entrato nel vivo del tema, lo spirito della Costituzione vigente, rendendone vivi ed attuali i motivi ispiratori di libertà e democrazia attraverso numerose e puntuali citazioni del pensiero dei più illustri Padri costituenti. Ha posto in rilievo, infine, come importanti principi costituzionali, che rimettevano la loro attuazione alla disciplina dettata dalla legge ordinaria, siano rimasti lettera morta a causa dell’inadempimento a tale obbligo, morale prima ancora che giuridico, da parte dei Parlamenti e dei Governi che si sono succeduti, preoccupati soprattutto di mantenere un assetto partitocratico.
La conferenza, seguita con vivo interesse dai presenti, è stata conclusa da un intervento del Prefetto Massocco, il quale ha evidenziato come la Costituzione sia inquadrabile nel concetto di mito per i buoni principi ideali che intendeva affermare, purtoppo contraddetti dal "gap" con la realtà di una loro carente o imperfetta attuazione.
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Febbraio
TAVOLA ROTONDA:
I falsi miti
Il 10 Febbraio 2012 a Palermo in Palazzo Palagonia, per la sesta stagione di incontri culturali del Centro Internazionale di Studi sul Mito.Delegazione Siciliana, si è tenuta una tavola rotonda sul tema "I falsi miti".
All'apertura dei lavori il Vicepresidente del CISM Prefetto Gianfranco Romagnoli ha dato lettura di una comunicazione del Prof. Fabio Russo, impossibilitato ad intervenire, con la quale sono stati prospettati alcuni spunti di riflessione sul tema, con particolare riguardo agli elementi, quale l'archetipicità, atti a distinguere i miti dai falsi miti.
È quindi seguito l’intervento del Prof. Giovanni Isgrò che ha riguardato la cerimonialità normanna ed il teatro festivo urbano spagnolo come riti costituenti un falso mito in quanto accolto dal popolo solo formalmente e per convenienza, mentre lo stesso popolo si è reso successivamente protagonista della sua esigenza di crearsi un mito attraverso l'opera dei pupi e le storie dei paladini di Francia.
Il Preside Antonio Martorana ha trattato il tema sotto un profilo eminentemente sociologico, mettendo in luce come i falsi miti creati dall'attuale società dei consumi, complice il martellamento dei mass media, sottendano gli interessi di gruppi di potere e propongano spesso come miti, attraverso i fumetti, figure totalmente negative e diseducative sul piano valoriale come quella di Diabolik.
Inine, il Prefetto Gianfranco Romagnoli ha trattato del mito dell'eterna giovinezza degradato dalla società dei consumi nel falso mito dell'immagine, proponendo cenni ai miti sulla fonte dell'eterna giovinezza e concludendo sulla figura di Faust come proposta nelle opere di Marlowe, di Goethe e di Thomas Mann.
Alle esposizioni, seguite con atenzione dai presenti tra i quali sono stati notati l'Editore Dott. Luigi Gianfranco Consiglio e lo scrittore Mario Calogero Profita, è seguito un brindisi per festeggiare il carnevale.
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Gennaio
CONFERENZA:
La musica
Il 20 Gennaio 2012 nella prestigiosa cornice di Palazzo Isnello, per la sesta stagione d’incontri culturali promossa dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito (CISM), il magistrato e poeta Antonio Osnato ha tenuto una conferenza sul tema: La musica.
Dopo un indirizzo di saluto dell’anfitrione, Prof. Jean-Paul de Nola, il Prefetto Gianfranco Romagnoli, Vicepresidente e Delegato per la Sicilia del CISM ha introdotto la conferenza ricordando la partecipazione di Antonio Osnato a precedenti incontri culturali organizzati dal Centro stesso ed evidenziandone la figura di poeta, narratore e saggista, non disgiunta dall’esercizio ad altissimo livello della professione di magistrato. Ha poi ricordato la genesi dell’argomento oggetto della attuale conferenza, che nasce in ideale continuità con il precedente saggio Silenzio - rumore - suono per il quale ha avuto il privilegio di scrivere la presentazione, nonchè una nota critica all’edizione successiva.
Ha quindi preso la parola il relatore Antonio Osnato, che nel sottolineare come la sua ricerca si sia rivolta soprattutto all’emozione estetica ed intellettuale provocata dalla musica, ne ha illustrato i molteplici aspetti, dal rapporto con la parola alla immaterialità, atemporalità ed universalità, facendo frequenti riferimenti ai pensieri espressi in proposito da vari poeti e pensatori, da Leopardi a Lévi-Strauss.
Alla conferenza, seguita con vivo interesse e partecipazione dal numeroso e qualificato uditorio, sono seguiti gli interventi di Margherita Massocco, Mario Calogero Profita e Alfonso Di Giorgio.
La serata si è conclusa con una applaudita peformance pianistica del Maestro Piero Terranova, che ha eseguito in chiave jazzistica i noti brani Summertime, Les feuilles mortes e Stardust.
Tra i presenti sono stati notati il Presidente Onorario della Cassazione Alfonso Giordano, i Prefetti Piero Massocco e Guido Palazzo Adriano, il Generale Antonio Jovane, il Prof. Manlio Corselli e la pittrice Francesca di Carpinello.
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